PREMESSA

La particolarità e la complessità delle situazioni, nelle quali il volontario può venire direttamente o indirettamente coinvolto, rendono necessaria la costituzione di un gruppo coeso motivato e adeguatamente formato.

Per questo motivo, si ritiene necessario definire una serie di semplici regole il cui rispetto, ha l’obiettivo di ottimizzare l’attività svolta dal volontario stesso.

Art. 1

Il Volontario è Socio dell’Associazione “L’Abbraccio odv” che opera senza fini di lucro e con l’azione diretta, personale e gratuita dei propri aderenti, e che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

Il volontario svolge l’attività con spirito di servizio, a titolo totalmente gratuito, condividendo i principi e gli scopi della stessa associazione, opera in conformità ad essi, partecipa agli eventi e alle attività programmate.

Art. 2 

Il Socio che intende liberamente svolgere attività di volontariato, deve seguire il Corso di formazione che l’Associazione organizza.

Settori di attività

Art. 3 

 I due settori di attività del Volontario sono:

1. attività diretta in Cure Palliative:

  • presenza in Hospice;

2. attività indirette in Cure Palliative, legate alla diffusione degli scopi statutari:

  • Eventi e manifestazioni;
  • Iniziative promozionali;
  • Organizzativo/amministrativo

Domanda di ammissione

Requisiti per l’ammissione all’attività di volontario in Associazione

  • età a partire da 18 anni
  • disponibilità di tempo da concordare
  • aver sottoscritto per accettazione il presente Regolamento;

Art. 4 

Requisiti specifici per l’ammissione all’attività di volontario in Hospice

  • essere soci dell’Associazione;
  • avere la necessaria idoneità psicofisica in relazione alle attività da svolgere;
  • aver frequentato regolarmente il Corso di Formazione di base in Cure Palliative
  • essere maggiorenne;
  • Oltre ai requisiti sopra indicati, il volontario dovrà svolgere dei colloqui preliminari all’inserimento (individuali e/o di gruppo) con la psicologa dell’associazione, la cui finalità è di verificare il possesso di idoneità psicologica-attitudinale e relazionale. L’esito positivo dei colloqui rappresenterà il requisito indispensabile per l’inserimento nel gruppo dei volontari e per lo svolgimento del servizio. La psicologa, in quanto responsabile dei volontari, ha facoltà di rivalutare in qualsiasi momento, il profilo e l’idoneità dei volontari e il suo giudizio è insindacabile.

Criteri di esclusione all’attività di volontario in Hospice:

  • operatori medici e paramedici;
  • studenti in discipline sanitarie e psicologiche;
  • persone che hanno subito una propria esperienza tumorale recente;
  • persone in lutto da meno di un anno;
  • persone con un familiare malato di cancro in fase avanzata;
  • persone che stanno concludendo o hanno concluso da poco tempo un percorso di recupero personale-sociale
  • avere pendenze penali per reati gravi

Art. 5

Il Volontario, all’atto della nomina, viene munito di una maglia e di un cartellino identificativo. Nel caso della perdita della qualifica di Volontario, debbono essere restituiti entrambi.

In caso di sospensione momentanea dell’attività, il Volontario deve segnalarla tempestivamente alla Psicologa dell’associazione, così come deve segnalare la data di ripresa dell’attività.

Art. 6

Durante la sua attività il Volontario può aver accesso a dati sensibili il cui trattamento è regolato dal D. Lgs. sulla Privacy n° 196/2003 e successive modifiche. Il Volontario deve quindi attenersi al rispetto della normativa vigente.

Di qualsiasi atto compiuto dal Volontario in contrasto con quanto sopra espresso, egli si assume personalmente la piena responsabilità civile e penale. Il mancato rispetto da parte del volontario della normativa sopra indicata comporta l’interruzione e/o la sospensione dal servizio. 

Art. 7

Il Volontario, nel corso dell’attività diretta in Cure Palliative, in caso di infortunio, deve presentare entro tre giorni all’Associazione notifica dell’accaduto.

Figure di riferimento

Art. 8

In Hospice, il volontario, rispetto al ruolo svolto, ha come figure di riferimento:

  • la Psicologa dell’associazione, per le problematiche riguardanti il ruolo e le attività svolte (segnalando bisogni, disfunzioni e/o necessità utili allo svolgimento del proprio servizio);
  • gli operatori in turno, per le problematiche e le criticità legate al reparto (segnalate dai pazienti e/o dai familiari o osservate dal volontario stesso).

Art. 9

Formazione continua

Per garantire qualità al servizio, il Volontario cura la propria formazione, aggiorna le proprie conoscenze, partecipa a tutte le iniziative dell’Associazione.

Il Volontario addetto all’attività diretta in Cure Palliative, deve partecipare agli incontri periodici di gruppo, presupposto indispensabile per il proseguimento della sua attività.

La partecipazione attiva agli incontri periodici è intesa sia come momento di formazione continua sia come occasione per consolidare i rapporti del gruppo.

Nel caso di assenza per più di 3 incontri durante l’anno si valuterà la possibilità di trasferire il volontario in altro ambito di attività.

In Hospice, ai volontari viene garantito un incontro mensile di supervisione riguardante: le problematiche psicologiche e relazionali degli ospiti, le dinamiche relazionali del gruppo volontari, le ripercussioni personali dell’esperienza di volontariato, le problematiche organizzative riguardanti il ruolo svolto in Hospice e le problematiche riguardanti i rapporti con il personale.

Oltre agli incontri di supervisione di gruppo, il volontario può usufruire, su richiesta, di colloqui individuali con la psicologa dell’associazione.

Recesso o Esonero

Art. 10

Il Volontario è tenuto a segnalare, con sufficiente anticipo, l’eventuale recesso dall’attività alla Psicologa dell’associazione che, ne dà comunicazione all’Associazione.

Codice del Volontario dell’Associazione “L’Abbraccio OdV”

I volontari sono soci dell’Associazione “L’Abbraccio OdV”, ne condividono gli scopi statutari e, sono  consapevoli dell’importanza umana e sociale del volontariato. Svolgono la loro attività a titolo gratuito.

Il volontario che presta servizio in hospice DEVE:

Art. 1

DEVE presentarsi al paziente e alla famiglia chiarendo il proprio ruolo.

DEVE utilizzare sempre la divisa e/o il cartellino identificativo.

Art. 2

DEVE essere puntuale nel rispetto dei turni e degli orari. Avvisare in caso di ritardo e farsi sostituire in caso di assenza avvisando la segreteria dell’associazione.

Art. 3

DEVE partecipare regolarmente agli incontri di aggiornamento, formazione e supervisione previsti durante l’anno, obbligatori rispetto al proseguo dell’esperienza.

Art. 4

DEVE mantenere il segreto professionale con chi non è operativamente coinvolto nella cura e nell’assistenza del paziente.

Art. 5

DEVE mantenere un dialogo costante con gli altri volontari e collaborare con gli operatori sentendosi parte di una stessa “squadra”.

Art. 6

DEVE muoversi con discrezione evitando di interferire con il lavoro medico-infermieristico.

Art. 7

DEVE entrare con grande rispetto nella vita del paziente e della sua famiglia.

Art. 8

DEVE stabilire una relazione armoniosa nei confronti del paziente e della sua famiglia valorizzando la presenza di parenti e di amici.

Art. 9

la presenza del volontario DEVE unicamente essere legata ai turni stabiliti dalla Psicologa dell’associazione.

Art. 10

DEVE ad inizio turno, presentarsi agli operatori chiedendo le seguenti informazioni:

  • numero dei pazienti;
  • se ci sono situazioni critiche (in quali stanze entrare e in quali no);
  • chi non può mangiare e/o bere.

Il volontario che presta servizio in hospice NON DEVE  

Art. 1

NON DEVE dare ai pazienti e/o famigliari, il proprio recapito telefonico. In caso di necessità, fare riferimento al numero della segreteria dell’associazione.

Art. 2

NON DEVE angosciare il paziente e i famigliari con racconti dei propri problemi personali.

Art. 3

NON DEVE intraprendere iniziative verso il paziente senza chiedere prima al personale addetto. La non conoscenza delle condizioni cliniche-sociali e familiari del paziente, oltre a mettere a rischio l’incolumità dello stesso, può avere effetti psicologici e relazionali negativi.

Art. 4

NON DEVE esprimere valutazioni circa l’operato delle figure sanitarie.

Art. 5

NON DEVE far percepire al paziente sensazioni di stanchezza o di fretta.

Art. 6

NON DEVE affrontare argomenti politici o religiosi se non stimolato dal paziente o dai famigliari e comunque nel rispetto del loro orientamento.

Art. 7

NON DEVE, in caso di conflitti familiari, prendere posizioni, esprimere giudizi e opinioni contro l’una o l’altra parte o raccontare confidenze o informazioni ricevute.

Art. 8

NON DEVE presentarsi con un abbigliamento inadatto, usare profumi eccessivi, e quant’altro può arrecare disturbo al paziente.

Art. 9

NON DEVE Sostituirsi al personale sanitario con consigli sulle terapie e sulle problematiche cliniche o esprimere valutazioni sulle scelte terapeutiche.

Art. 10

NON DEVE parlare ad alta voce nei corridoi soprattutto nel citare pazienti scomparsi. 

Art. 11

NON DEVE, nel rispetto del paziente e della sua famiglia, accedere nelle stanze le cui porte, per scelta dello stesso o della sua famiglia, sono chiuse. I pazienti sono a conoscenza della presenza dei volontari. La chiusura della porta potrebbe essere una scelta di restare soli.

Art. 12

NON DEVE svolgere il servizio al di fuori dai turni stabiliti 

Codice Deontologico del Volontario

(Adottato dalla Federazione Nazionale di Cure Palliative)

Art.1

Il volontario opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Non cerca di imporre i propri valori morali.

Art.2

Rispetta le persone con cui entra in contatto senza distinzioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, ideologia o censo.

Art.3

Opera liberamente e dà continuità agli impegni assunti ed ai compiti intrapresi.

Art.4

Interviene dov’è più utile e quando è necessario, facendo quello che serve e non tanto quello che lo gratifica.

Art.5

Agisce senza fini di lucro anche indiretto e non accetta regali o favori, se non di modico valore.

Art.6

Collabora con gli altri volontari e partecipa attivamente alla vita della sua Organizzazione. Prende parte alle riunioni per verificare le motivazioni del suo agire, nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo.

Art.7

Si prepara con impegno, riconoscendo la necessità della formazione permanente che viene svolta all’interno della propria Organizzazione.

Art.8

È vincolato all’osservanza del segreto professionale su tutto ciò che gli è confidato o di cui viene a conoscenza nell’espletamento della sua attività.

Art.9

Rispetta le leggi dello Stato, nonché lo statuto e il regolamento della sua Organizzazione e si impegna per sensibilizzare altre persone ai valori del volontariato.

Art.10

Svolge la propria attività permettendo a tutti di poterlo identificare. Non si presenta in modo anonimo, ma offre la garanzia che alle sue spalle c’è un’Organizzazione riconosciuta dalle leggi dello Stato.

Dopo aver preso visione del regolamento del Volontario dell’associazione L’Abbraccio OdV Montegranaro, dichiaro di accettarne le norme e di rispettarle incondizionatamente.

NOME E COGNOME (in stampatello) …………………………………………………….

FIRMA ……………………………………

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Dopo aver preso visione del regolamento del Volontario dell’associazione L’Abbraccio OdV Montegranaro, dichiaro di accettarne le norme e di rispettarle incondizionatamente.

NOME E COGNOME (in stampatello) …………………………………………………….

FIRMA ……………………………………

Il presente foglio, una volta firmato, è da restituire all’ Associazione L’Abbraccio OdV