Il percorso di formazione di base dei volontari è una delle 4 fasi, insieme alla selezione, tirocinio e formazione permanente, che costituiscono il processo che porta la persona ad assumere il ruolo di volontario in cure palliative così come sancito dalla legge 38/2010 (essa riconosce, infatti, il diritto di ogni cittadino ad un’adeguata assistenza di cure palliative e di terapia del dolore e sancisce la necessità di “definire percorsi formativi omogenei su tutto il territorio nazionale per i volontari che operano nell’ambito di C.P.”).

Il corso base di formazione per volontari si articola in 10 incontri della durata di 2 ore. Durante gli incontri, condotti da una psicologa, vengono affrontati diversi temi quali:
• Chi è il volontario dell’abbraccio? Cosa può fare? come essere?
• il ruolo del volontario in hospice (aspettative, paure, limiti e risorse) e nell’ambito
delle cure palliative
• cure palliative (definizione), legge 38/2010, hospice
• la malattia oncologica, il dolore globale, la terapia del dolore
• reazioni psicologiche alla malattia, principali vissuti e bisogni emotivi del malato e
della famiglia
• Comunicare con una persona che sta vivendo una sofferenza legata alla malattia;
tecniche del linguaggio verbale e non verbale, relazione empatica, ascolto attivo
• La famiglia del paziente oncologico (strutture, tipologie e funzionamenti familiari)
• Aspetti etici (regole etiche del prendersi cura)

Il percorso di formazione ha come obiettivo fornire elementi di competenza ai partecipanti e soprattutto uno stimolo a riflettere a e porsi in ascolto di sé. “Non possiamo pensare di ascoltare o sostenere persone in difficoltà se non sappiamo farlo dapprima con noi stessi…”

Dunque attraverso la formazione si forniscono ai volontari gli strumenti tecnici, relazionali e comunicativi per accompagnare e supportare emotivamente e praticamente il malato ed i familiari nel corso della malattia e competenze finalizzate alla promozione della cultura delle cure palliative, della lotta contro il dolore e della salvaguardia della dignità della vita umana.

Non meno importante della formazione di base è la formazione continua: ovvero incontri mensili dove i volontari, insieme alla psicologa di riferimento, hanno la possibilità di condividere la loro esperienza, pratica ed emotiva, rafforzando il senso di appartenenza all’associazione e costruendo insieme prassi condivise.

“Grazie agli incontri di formazione continua possiamo approfondire degli argomenti specifici, condividere i nostri vissuti di volontari sentendoci sostenuti dai nostri compagni e pensare insieme “modi condivisi di essere volontari” nel rispetto e nella ricchezza delle differenze individuali”.